CHIEDO SCUSA

VALTER, quarant’anni, è un giornalista di cronaca nera del quotidiano L’Unione Sarda. Scrive frammenti delle vite degli altri, non storie intere, ma momenti, solo quelli più fetenti e disgraziati, come gli richiede il suo caporedattore. Cinico e disilluso, conduce una vita disordinata, senza una relazione stabile e dedita solo al lavoro.   Una mattina d’estate, Valter inizia a sanguinare dal naso e dalle orecchie davanti agli occhi inorriditi dei colleghi, poi sviene. L’epatite, che lo consuma da tanto tempo, e che per un assurdo destino ha già ucciso suo padre, è ormai arrivata al capolinea.  Abituato a vivere senza la prospettiva di un vero futuro, Valter viene sopraffatto da un inaspettato istinto di sopravvivenza, e accetta di iniziare il lungo percorso per il trapianto. Sotto al sole di Cagliari, di fronte al mare scintillante del Poetto, tra la frenesia della redazione del quotidiano “L’Unione Sarda” e le corsie dell’ospedale, Valter si imbatte in un mondo tragico, comico, dissacrante, poetico.  Alla fine, dopo una vera e propria odissea, il trapianto andrà a buon fine. Ma Valter, per riconquistare completamente la sua vita, dovrà fare i conti con se stesso.