- Regia
Federico Demattè - Autori - Sceneggiatori
Federico Demattè, Jacopo Iannuzzi, Edoardo Puma - Genere
Neo-noir, Drammatico - Location
Milano, Italia
Milano, due fratelli, Ivan ed Ezze (18 e il 16).
Ezze sparisce nel nulla con i soldi che servivano a lui e al fratello per partire da Milano e stabilirsi a Barcellona. In una notte fatidica e gonfia di minacce, Ivan si metterà sulle tracce del fratello che potrebbe averlo tradito.
IVAN (18) ed EZZE (16) sono due fratelli, intensi sguardi da teppisti, una vita da strada a Milano. Vogliono scappare a Barcellona, lasciarsi alle spalle la città in cui sono nati. Hanno preso tre chili di fumo, lo devono rivendere per farsi i soldi necessari ad andarsene. Ezze, per dimostrare al fratello maggiore il suo valore, decide di andare a venderlo per conto suo ma li viene rubato da una banda rivale. Ivan decide allora di fare un agguato insieme ad Ezze alla banda rivale, ma la rapina finisce in una rissa in cui Ezze accoltella di striscio Malon, il capo della banda rivale. Distrutto per l’ennesimo fallimento, Ivan se la prende col fratello e decide di abbandonarlo. Ezze rimane solo,disperato e abbandonato. Quattro giorni dopo Ezze riscrive al fratello dicendogli che ha recuperato tutto il fumo e che ha fatto i soldi necessari per ripartire: devono ritrovarsi al più presto. Ma quando Ivan arriva al luogo prestabilito, Ezze non c’è, ha il telefono spento e non risponde da ore. Così Ivan inizia una notte di ricerca del fratello scomparso, in una Milano notturna in festa, con alle calcagna la banda di Malon, il quale nel frattempo è morto per la ferita provocata dall’accoltellamento di Ezze. Ivan ritroverà il fratello solo la mattina, scoprendo che i messaggi che Ezze gli aveva inviato erano falsi, che gliel’aveva scritti solo per riportarlo a sé, disperato nella solitudine dopo aver scoperto di aver ucciso una persona. Ivan perdona il fratello, capisce che devono stare uniti, provano un’ultima fuga disperata fino a Barcellona, ma Ezze decide di tornare indietro per costituirsi. Così Ivan prosegue da solo il suo viaggio, arriva stremato a Barcellona nascondendosi nei treni, senza un soldo. Come un sonnambulo vaga disperato fra la folla e si addormenta su una spiaggia guardando i gabbiani.
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